SPORTELLO DI ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO
– Lo Sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro è stato aperto per la prima volta nel 2006. Si rivolge specificatamente alle donne che hanno subito violenza e che rientrano tra le persone assistite dal progetto e alle donne incontrate nell’ambito degli interventi di accoglienza. Lo sportello è stato promosso dalla Regione Emilia Romagna ed è in rete con i Centri antiviolenza dell’Emilia Romagna e coordinato da Angelo Pescarini Scuola Arti e Mestieri.
Obiettivi:
– dotare le donne di familiarità con gli strumenti di ricerca attiva ed accesso al lavoro;
– valorizzare le esperienze maturate
– dare un significato alle esperienze pregresse e riconoscere le potenzialità sviluppabili;
– approfondire una conoscenza di sé e ampliare lo sviluppo di una nuova identità e consapevolezza.
AZIONI
Il bilancio delle competenze è un percorso orientativo e progettuale che ha come obiettivo principale quello di aiutare la donna a fare il punto sulle proprie esperienze formative, lavorative, sociali, ad identificare le proprie competenze, a delineare i propri desideri, e a definire con lei un progetto: è uno strumento che può̀ aiutarle a visualizzare simbolicamente il loro punto di partenza, a motivarle, tenendo però sempre ben presente il dato di realtà̀ e il contesto in cui si trovano.
Lo Sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro mette, ancora una volta, le donne al centro delle proprie azioni. Nello specifico il focus dell’intervento è l’area lavorativa. Lo sportello, infatti, aderendo completamente alla metodologia dell’accoglienza tipica dei Centri, ha lo scopo primario di favorire le donne nella loro ricerca lavorativa. Ciò con la consapevolezza che dall’indipendenza economica passa la concreta possibilità di emanciparsi dai maltrattamenti e sperimentarsi come donna efficiente, efficace, di valore ed autonoma.
Tale fine è perseguibile grazie ad una serie di attività mirate che si concentrano sulle singole partecipanti, ma prevedono anche azioni di gruppo.
“Lui voleva che io stessi in casa, che non lavorassi, anche per gelosia diceva, ma io credo che il motivo principale fosse un altro: lui sapeva che se cominciavo a lavorare io non mi sarei fermata lì, che sarei diventata un po’ più sicura, un po’ più libera. Lui sapeva che lavorando io avrei capito del tutto che sono in gamba, probabilmente anche più in gamba di lui. (Jonsila – 34 anni)”
Da ottobre a dicembre 2015 è stato ri-attivato lo sportello di orientamento al lavoro e sono state accolte 14 donne, la cui fascia d’età prevalente è quella dai 40 ai 49 anni (6). Tutte hanno un vissuto di violenza psicologica, molte anche fisica (12) ed economica (10). In particolare la metà ha subito da 11 a 20 anni di violenze e l’autore prevalente è il partner o l’ex (10). Nota dolente: almeno 2 sono le donne che subiscono violenza fisica, psicologica ed economica dai figli. 10 su 14 hanno figli distribuiti in maniera omogenea in tutte le fasce di età. Lo sportello, coordinato dalla Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini di Bagnacavallo, per il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia Romagna, prevede una serie di azioni fino a dicembre 2016. Per questa prima parte l’operatrice dello sportello ha svolto il 1° colloquio di conoscenza, sviluppato percorsi di empowerment e svolto la stesura dei CV.